Professionisti: la disciplina degli immobili ai fini del reddito e dell’Iva

Per i professionisti la disciplina sugli immobili, nel corso degli anni, è cambiata a riguardo delle modalità di deducibilità e nello specifico: per gli immobili acquistati prima del 15 giugno 1990 erano deducibili le quote di ammortamento; per gli immobili strumentali acquistati dal 15 giugno 1990 fino al periodo d'imposta 2006 non era deducibile né l'ammortamento e né la rendita catastale; per gli immobili acquistati in leasing nello stesso periodo è deducibile a fronte di canoni leasing un importo pari alla rendita catastale; per i beni immobili acquistati e per i leasing immobiliari stipulati dal 1° gennaio 2007-31 dicembre 2009 era prevista la deducibilità del leasing immobiliare se di durata non superiore al 50% del periodo ordinario di ammortamento con un minimo di otto e un massimo di 15 anni e comunque occorreva escludere sia dalla quota di ammortamento che dal leasing la parte riferita al terreno se non individuabile con atto autonomo o un prezzo distinto secondo il criterio forfetario 30% per i fabbricati industriali e 20% per i fabbricati commerciali. Nel periodo transitorio era comunque prevista una limitazione alla deduzione del costo; per gli immobili acquistati dal 1° gennaio 2010 e per i contratti di leasing stipulati da tale data non è prevista nessuna deduzione. Vediamo con il presente intervento le regole in materia di ammortamenti e canoni di locazione, anche finanziaria, nonché di spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione degli immobili, di plusvalenze e minusvalenze da realizzo e la disciplina ai fini Iva.